Alla fine il Centro Massaggi trovato "aperto" durante il lockdown NON era "aperto".....

In aprile 2020, in pieno lockdown, un Centro Massaggi di Viareggio, a dire di una pattuglia della Guardia di Finanza, sarebbe stato trovato "aperto" in aperta violazione del dpcm anti-covid. Questo sarebbe stato dimostrato, secondo i Finanzieri, dal fatto che la porta di ingresso del Centro era aperta e all'interno c'era la titolare dell'esercizio commerciale.

La quale subito, in sua difesa, ha affermato di essere nel negozio per fare pulizie e arieggiare doverosamente i locali. All'interno del Centro, va' detto, NON furono trovati clienti.

Ovviamente la stampa locale ci ando' "a nozze", potendo additare i soliti "cattivi cinesi" come irrispettosi delle restrizioni, e trovando conferma nell'assioma (razzista) CENTRI MASSAGGI ORIENTALI UGUALE MALAFFARE.

Ora, a distanza di un anno possiamo dire che quel negozio NON ERA APERTO.

La stessa Prefettura, che avrebbe obbligatoriamente, in caso di mancato rispetto del dpcm anti-covid, dovuto chiudere il negozio, a titolo di sanzione, DA 5 a 30 GIORNI, pur notiziata ufficialmente dalla Guardia di Finanza, NON HA PRESO NESSUNA DECISIONE.

Questo perche', chiaramente, avere la porta del negozio aperta non prova di essere aperti. Lo capirebbe anche un bambino. Per dimostrare che un esercizio commerciale e' aperto, pur dovendo essere chiuso, devi, come minimo, trovare all'interno dei clienti, degli avventori. Anche il fatto che la titolare o le lavoranti siano all'interno dell'esercizio commerciale non dimostra nulla. E non viola il dpcm anti-covid.

Per fortuna siamo uno Stato di Diritto.