"Non puo' dire di agire in mio nome, Presidente". Lettera a Draghi contro il Green Pass "per tutto".
- CinaMassaggi
- 18 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Pubblichiamo una missiva pec inviata il 17 settembre al Presidente del Consiglio contro l'obbligo generalizzato di Green Pass.
Attenzione: una cosa e' il pass, una cosa sono i vaccini. Noi siamo per i vaccini ma contro il Green Pass "per fare tutto". Misura oppressiva che non ha eguali nel mondo. Una sorta di "passaporto interno", in pratica. Come esisteva nella Romania di Ceausescu e nella Russia Sovietica....
Questa lettera comunque dimostra una cosa: si possono dire cose civili al Presidente del Consiglio senza arrivare a offendere e minacciare, e si puo' essere contro il Green Pass senza essere perquisiti dalla Digos e senza essere terroristi...
ALLA SPETT.LE
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO.
All'attenzione del Sig. Presidente.
del Consiglio.
Onorevole Presidente,
come Cittadino Italiano mi sento, a futura memoria, di dover prendere le distanze dall'obbligo generalizzato del cosiddetto Green Pass istituito dal Suo Governo.
Ella non puo' dire di agire in mio nome, e lo dico da vaccinato con due dosi, quindi in possesso di pass valido fino ad agosto 2022, secondo le nuove norme che ne estendono la validita' a 12 mesi.
Non e' Costituzionalmente lecito, secondo me, e nemmeno giusto introdurre, di fatto, un obbligo vaccinale surretizio. Senza Green pass un Cittadino non puo' lavorare, non puo' vivere. E, di fatto, il Green pass si puo' ottenere solo vaccinandosi. Fare un tampone ogni 72 ore, pagando 15 euro, infatti, non e' cosa economicamente alla portata di tutti.
Oltretutto non posso far rilevare che il green pass, cosi' come applicato in Italia non ha eguali. La tanto "famigerata" Cina, ad esempio, che alcuni definiscono sciaguratamente "dittatura", in realta' applica ai propri cittadini molte meno restrizioni del nostro Paese in tema di Covid.
Cio' detto.
Cordiali saluti,
ALBERTO PUCCI.

Comments