PD, dalla "dittatura del proletariato" alla dittatura della siringa...

Io credo che tra la posizione dei NO VAX - rifiuto a priori di qualsiasi vaccino anti-covid - e la posizione dei "vaccinisti", cioe' di chi esalta acriticamente la miracolosita' di questi preparati - tutti indistintamente - ci sia spazio per una posizione intelligente e moderata, ragionata.

I vaccini anti covid sono imperfetti, hanno dimostrato di avere numerosi effetti collaterali, alcuni (come Astra Zeneca) anche gravi e mortali. Probabilmente non proteggono nemmeno del tutto dal contagiarsi e dal contagiare. E, del resto, sono stati sviluppati troppo in fretta. Pero' sono, al momento, l'unica arma che abbiamo contro un virus che esiste ed e', in alcuni casi, molto pericoloso. Il consiglio, molto montanelliano, e' quindi quello di turarsi il naso, per non sentire l'olezzo di profitto delle Multinazionali farmaceutiche, ma vaccinarsi. Magari scegliendo il vaccino - alla fine, di fatto, oggi e' possibile - optando per il migliore, che, tutto sommato, sembra essere Cominarty di Pfizer, ma farlo.

Pero' non si puo' non commentare negativamente la campagna logorroica e manichea, della (falsa) sinistra che pretende di rappresentare LEU e del Partito Democratico di Letta.

Una esaltazione acritica e indistinta della vaccinazione come arma miracolistica, accompagnata da una negazione di qualsiasi criticita' ed effetto collaterale di questi preparati, nonche' una criminalizzazione diffamatoria di chiunque non si sia ancora vaccinato, presupponendo in cio' una scelta ideologica.

Ecco, il PD ha fatto del vaccinismo una ideologia: una volta c'era la "dittatura del proletariato" come orizzonte per molti attuali esponenti democratici, tra cui, ad esempio, l' ex "Maoista" Gentiloni, oggi c'e' la "dittatura della siringa".....