"Report" (RaiTre): La terza dose per tutti inutile e potenzialmente pericolosa

Inoltre la sperimentazione di Pfizer sulla terza dose di vaccino anti-covid ha coinvolto solo 300 persone, sembra...

Un po' pochine per poter escludere effetti collaterali pericolosi, come MIOCARDITI e altro. Si', perche' sta' qui l'imbroglio: il Governo e i Signori Virologi Ufficiali vogliono far passare la terza dose come un "rinforzo", un completamento del ciclo vaccinale.

Ma, in realta', il ciclo vaccinale era stato sperimentato dalle case farmaceutiche su DUE DOSI.

E aggiungerne una terza non e' come aggiungere un bollino del supermercato sul raccoglitore di punti ! Puo' provacare reazioni non previste e non prevedibili.

La stessa Ilaria Capua, virologa di fama che ha fatto la terza iniezione ha ammesso che "si sente", gli effetti ci sono. La terza dose non e' un COMPLETAMENTO di alcunche', e' un nuovo e diverso trattamento sanitario rispetto alla vaccinazione con due dosi.

Il tutto solo per aumentare di qualche punto percentuale i valori anticorpali, aumento puramente inutile e non necessario in una persona sana e non esposta al contagio.

La terza dose per tutti ha senso SOLO come trattamento personalizzato, dopo un test che misuri nella singola persona il livello degli anticorpi. Ma questo, ovviamente, non vogliono farlo i Signori a Capo della sanita' italiana PERCHE' COSTEREBBE TROPPO. Vogliono fare "le nozze con i fichi secchi" come si dice in Toscana: far bella figura di fronte agli italiani facendo vedere che "fanno qualcosa", allo stesso tempo scegliendo la soluzione piu' economica, il vaccino. E scegliendo una terza dose fatta alla cieca, il che e' pura follia da un punto di vista medico.

Sarebbe come dare una cura per il DIABETE a una persona senza prima avergli fatto un prelievo ed aver visto e appurato il livello della glicemia. Una cura "a spanne" propinata in maniera preventiva, insomma.

E' chiaro che, tutto cio' premesso, viene logico pensare alla terza dose per TUTTI e oltretutto NON AGGIORNATA alla variante delta, come un bel regalo alle multinazionali del farmaco.